Ed eccomi di nuovo con un altro libro da raccontarvi. Oggi voglio parlarvi di un libro un po’ particolare: La cacciatrice di fate di Elizabeth May.
Partiamo subito con qualche parola sulla trama.

Lady Aileana non ha paura della notte e non ha paura degli stretti vicoli di Edimburgo e dei pericoli che vi si annidano. È lì che può cacciare, è lì che può trovare le sue prede. Perché Aileana, giovane figlia del marchese di Douglas, nasconde un segreto: di giorno è una perfetta gentildonna del diciannovesimo secolo, mentre di notte si trasforma in una spietata cacciatrice di fate. Tutto è iniziato la tragica sera della morte di sua madre, uccisa da un essere soprannaturale. Da allora, Aileana sente dentro di sé una voce selvaggia che la sprona alla vendetta. Da allora, ha intrapreso un duro addestramento per imparare a combattere le fate: creature assetate di sangue che si nutrono dell’energia vitale degli umani. Insieme a Kiaran, il suo affascinante maestro, che ha fatto di lei una guerriera, allenandola alla battaglia, Aileana esce ogni notte per cacciare le fate e ucciderne più possibile. E sarà proprio Kiaran a farle scoprire lo straordinario destino che l’attende. Perché Lady Aileana è l’ultima cacciatrice di un’antica stirpe, l’unica in grado di proteggere l’umanità la notte in cui tutte le fate si risveglieranno. La notte, ormai imminente, del solstizio d’inverno.
Un volume, questo, che potremmo annoverare nel genere young adults fantastico. Comunque decisamente un fantasy di quelli che piacciono a me. Dove esistono tutti gli elementi fondamentali che rappresentano il percorso di crescita di una giovane donna.
La protagonista ha diciotto anni, si scopre una predestinata e ha dovuto abbandonare la propria infanzia dopo aver visto morire sua madre. Barbaramente uccisa da uno di quegli esseri soprannaturali a cui lei ha cominciato a dare la caccia spietatamente. Ma contiene anche quegli elementi che, al di fuori della fantasia, sono presenti nel doloroso percorso che ci guida fino ad essere adulti.
Le prime pulsioni fisiche, la scoperta della sensualità e del desiderio. La dicotomia tra il giusto e lo sbagliato. La presa di coscienza che esistono obblighi a cui non ci si può sottrarre. L’esplosione di sentimenti contrastanti e incontrollabili, tipici dell’adolescenza. E, per finire, i due protagonisti maschili. I due antipodi, entrambi importanti, entrambi legati a lei da vincoli indissolubili. Da una parte il fascinoso ed enigmatico maestro incantatore. Che anche non volendo sveglia i suoi sensi con una passione sconosciuta. E, dall’altra, il giovane amico d’infanzia per cui la protagonista prova un sentimento più tiepido, ma che condivide con lei un dono unico. L’unico essere umano in grado realmente di accettarla per quello che è. Una giovane dama dell’alta società di giorno e una spietata cacciatrice e assassina di notte. Un libro che, appena finito di leggere mi ha lasciato un senso di frustrazione. Un doppio senso di frustrazione perché il finale lascia letteralmente in sospeso e ti fa desiderare di leggere il seguito. Ah dimenticavo di dirvi che questo è il primo volume di una serie, per cui preparatevi perché se decidete di leggerlo non potrete fare a meno di continuare con i seguiti per sapere come andranno a finire le cose.
Un libro consigliato a chi ama le storie di crescita interiore, con un pizzico di romanticismo, ma anche le vicende piene di azione (perché qui ce n’è davvero tanta tra combattimenti e uccisioni) e, soprattutto, il mondo del fantasy che, in questo caso specifico, regala al lettore una visione ben poco romantica di una delle figure che da sempre popolano le favole e i sogni di ogni bambino, le fate. Perché qui le fate sono davvero cattive…
…e adesso vi devo salutare fino al nostro prossimo appuntamento con un altro libro che avrò scovato per voi tutti. Un bacio e un abbraccio dalla vostra cacciatrice di libri Adele!