i SegnalaMovie di Cecilia
Una bella commedia nera, ottimo cast e ben diretto. Negli ultimi anni, a mio parere, il cinema italiano, almeno per quanto riguarda la commedia nera, non ha dato grandi prove ma questo film mi ha piacevolmente sorpresa. Ci ho girato intorno un bel po’ di tempo prima di decidermi a vederlo, poi devo dire che mi ha incantato. La Ramazzotti è perfettamente calata nel ruolo di algida carrierista che si ritrova il fastidioso incidente (la gravidanza) e fatica ad accettarlo, tanto da tentare di disfarsi del bambino anche se i termini di legge sono stati superati. Inoltre il nascituro è anche frutto di una relazione extraconiugale (lei non ha coniuge ma il padre sì, moglie e due figliolette piccole) per non parlare del fatto che lui è il suo capo che pensa bene, dopo averla ingravidata, di licenziarla anche. A fare da corollario un cast di bravi attori, tra cui troviamo Iaia Forte ed Elena Sofia Ricci, e da scenario di sfondo una multinazionale farmaceutica che ha troppi segreti, ma mai a livello dei personaggi che ci lavorano. Anita (Micaela Ramazzotti) viene licenziata e decide di vendicarsi con l’aiuto di un gruppo di improponibili donne che rappresentano la realtà quotidiana di donne comuni sommerse dai problemi e di un ex collega che, oltre a vendicarsi, la aiuterà a trovare una dimensione come donna e come madre. Ma nulla è come appare e a volte distinguere i buoni dai cattivi non è semplice, infatti il finale riserva una sorpresa che non è per niente scontata… consigliato a chi ama le commedie non melense, i personaggi ben tratteggiati, le storie ben costruite e i colpi di scena non intesi come effetti speciali ma come improvvise virate nel fluire del narrato.
Ho ucciso Napoleone
GENERE: Commedia – Italia
ANNO: 2015
REGIA: Giorgia Farina
ATTORI: Micaela Ramazzotti, Libero De Rienzo, Adriano Giannini, Elena Sofia Ricci, Iaia Forte, Federica Victoria Caiozzo, Monica Nappo, Bebo Storti, Pamela Villoresi, Tommaso Ragno, Erica Blanc, Luce Caponegro
LA TRAMA
Nel giro di ventiquattrore la vita di Anita, single e brillante manager in carriera, viene spazzata via da un uragano di guai. Il lavoro, l’amore, il futuro, tutto in macerie nel giro di un giorno. Anita si ritrova seduta sull’altalena di un parco giochi licenziata in tronco e incinta del suo capo, suo amante clandestino, sposato e padre di famiglia. Ma Anita è come un sofficino congelato, per conservarsi si è fatta fredda, glaciale. Senza scendere a compromessi, pretende che tutto torni come prima, il suo lavoro, la sua vita, la sua libertà di single senza figli. E perché questo accada è necessario ordire un piano di vendetta raffinata e senza scrupoli. Ma a volte accade che anche il piano perfetto vacilli di fronte all’imprevisto, soprattutto se l’imprevisto ha le sembianze di un timido e goffo avvocato di nome Biagio. Nel frattempo Anita cresce, la sua pancia cresce e cresce dentro di lei la capacità di aprirsi al mondo e scongelare il sofficino che ha messo al posto del cuore. Quando la sua bambina nascerà, Anita sarà una persona diversa.