Dalla nostra inviata Maria Domenica Celano
Festa Peruviana del Cristo dei Miracoli. Il quartiere Lucento di Torino, l’ultima domenica di ottobre partecipa alla festa del Cristo dei Miracoli, patrono di Lima e di tutti i Peruviani.
- SOMMARIO
- Lima
- Francesco Pizarro Gonzales
- La devozione
- La processione
Lima

Lima, capitale del Perù, costruita sulla costa del Pacifico da Francisco Pizarro Gonzales e chiamata così per la corruzione del fiume Rimac, è una metropoli vivace e una delle più grandi del Sudamerica, situata a circa 150 m. di altezza dal livello del mare, quasi a metà della costa peruviana, in un piano irrigato chiuso da colline senza vegetazione. Il suo clima è tipicamente desertico-oceanico. Le piogge sono scarsissime e dovute esclusivamente alle garuas. Il suo porto Callao si trova a 11chilometri. La città presenta un insieme di vecchio e nuovo. I frequenti terremoti hanno risparmiato solo alcune chiese a rappresentare l’Architettura coloniale, particolarmente devastanti sono stati quelli del 1687 e del 1746. La città, nel mese di ottobre, si veste di viola per festeggiare il Cristo dei Miracoli.
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Francesco Pizarro Gonzales
Francesco Pizarro Gonzales, nato a Trujillo nel 1475, è stato un esploratore, conquistatore e marchese di origine spagnolo. Le sue origini umili e la sua adolescenza triste lo spinsero a fuggire a Siviglia, dove si imbarcò per raggiungere l’America. Prese parte a spedizioni nel Golfo di Darién e nel Mare del Sud. Si stabilì a Panamà. A partire dal 1524 organizzò alcune spedizioni per conquistare il Perù. Insieme al suo compagno di conquiste Diego de Almagro e con il sostegno della corona spagnola nel 1532 attaccò l’Impero Inca, che minato da contrasti interni, non oppose resistenze. Il suo potere sul territorio venne consolidato con stragi e devastazioni. Fu ucciso nel 1541 e sepolto nella Cattedrale di Lima.
La devozione

I peruviani sparsi in tutto il mondo celebrano con devozione il mese di ottobre chiamato “mes morado”, dal tipico colore viola che lo caratterizza e in tutto il mondo come a Lima si tengono frequenti processioni con l’immagine venerata del Senor de los Milagros (il Cristo dei Miracoli). La città di Lima viene ricoperta di viola, anche le persone indossano un abito viola e girano per le strade. Una tradizione che risale al XVII secolo. Il 13 novembre 1655 un terremoto rase al suolo Lima, capitale del Vicereame del Perù. Fra le macerie, affiorò un muro di mattoni rimasto intatto e sul quale era stato dipinto Gesù Crocifisso. Si racconta che l’opera appartenga ad uno schiavo proveniente dall’Angola. Il dipinto riuscì a resistere anche ai successivi terremoti e in seguito a ciò i Limènsi gli affidarono la loro vita con preghiere e richieste di grazie e guarigioni. Si narra che nel 1670 una guardia del Vicerè ottenne la guarigione. Nasce così il nome Senor de los Milagros de Nazarenas. La prima messa davanti all’immagine fu celebrata il 14 settembre del 1671. Le scosse sismiche colpirono ancora Lima.Il muro rimase sempre intatto. Il 20 ottobre del 1687 un altro terremoto colpì la città e il muro non ne fu scalfito. Un padre gesuita spagnolo Sebastian de Antunano pensò di farne una copia e portarla in processione per le strade, da lì a poco il terremoto cessò. Da allora ogni anno la tradizione si ripete richiamando migliaia di fedeli. In tutto il mondo e in molte città italiane, le comunità peruviane celebrano la loro fede. Torino è una delle città e proprio nel quartiere Lucento, la comunità peruviana residente, il 30 ottobre ha festeggiato il suo patrono.
La processione

La Confraternita Hermandad Senor de Luren fondata nel giugno 2012 con presidente Fernando Torres, insieme alla comunità peruviana residente nel quartiere, ha organizzato la festività del Cristo Moro, Senor de Luren, Santo patrono della città di Ica. Nella Chiesa dei SS. Bernardo e Brigida con una Santa Messaalle ore 11, alle ore 13 i fedeli hanno preparato la tradizionale Bajada, con processione alle ore 15. La statua del Cristo è chiamata il “Cristo Moro” per un incendio divampato nella chiesa di Ica che lo annerì.
La statua del Cristo posta al centro della tradizionale Bajada, che sembra un letto a castello, adornata sul retro con fiori bianchi, ai suoi piedi la Madonna con lo sguardo rivolto al cielo, la Maddalena, gli angeli e ancora 4 Angeli posti ai 4 angoli, viene portata in processione da almeno 24 fedeli, 12 davanti e 12 dietro. I fedeli indossano un mantello viola e con candele in mano precedono la statua e benedicono la strada camminando all’indietro. Il presidente chiede ai trasportatori di essere posizionati e pronti, fa suonare una campanella situata davanti alla Bajada e dà inizio alla camminata a piccoli passi regolari e dondolanti, accompagnata dalle preghiere e dalle suppliche. Durante le dieci stazioni, vengono offerte danze da ballerini in costume tradizionale e omaggi in devozione, la banda musicale che segue la statua intona inni. Uomini e donne, giovani e anziani si alternano per trasportare la Bajada.

Finita la processione, la statua viene riportata nella, medesima chiesa dove sosta fino alla ultima domenica del prossimo ottobre. Il termine delle funzioni viene sancito con fuochi d’artificio.
(Materiale fotografico articolo fornito da Maria Domenica Celano)
Fonti:
- Wikipedia
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Maria Domenica Celano è un’insegnante in pensione. Divulgatrice di Arte (anche culinaria) e paesaggistica Lucana e Italiana. Per Il Salotto di Ceci Simo si occupa della rubrica: Domenica in Italia.
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