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Tra sperimentalismo e tradizione l’estate 2020 al Tempietto

Il pianista Alessandro Conti propone un dialogo tra classico e contemporaneo

Venerdì 10 luglio, in occasione del tradizionale Festival Musicale delle Nazioni, il pianista Alessandro Conti aprirà la serata con il brano dell’inglese Gavin Bryars “Ramble on Cortona”, meditazione pianistica su un manoscritto medievale rinvenuto nella cittadina toscana da Bryars stesso e utilizzato per l’elaborazione di una suggestiva pagina polifonica. A seguire légende “Diabléries” del compositore francese David Chaillou, autore capace di fondere l’avanguardia sperimentale di Ligeti e Dutilleux con l’eufonia della tradizione tonale. Poi la sarà volta della Toccata in Mi Minore BWV 914 di J. S. Bach. Il repertorio proposto sembra dar forma a una vera e propria “sala degli specchi” passando per la première della trascrizione pianistica (opera di Alessandro Conti) del brano sinfonico di Philip Glass “Channel and Winds”, si concluderà con la superba Fantasie in Do maggiore di Robert Schumann,

programma:

venerdì 10 Luglio 2020 ore 20.30

CONCERTO DI MUSICA CLASSICA

BACH BRYARS CHAILLOU GLASS

SCHUMANN: FANTASIA IN DO MAGGIORE OP. 17

Alessandro Conti (pianoforte)

Musiche di G. Bryars (Ramble on Cortona); Ph. Glass/Conti (Passages n. 3 “Channel and Winds”); D. Chaillou (Diableries dal ciclo Légendes); J. S. Bach (Toccata in Mi Minore BWV 914); R. Schumann (Fantasia in Do Maggiore Op. 17)

ESTATE A ROMA

Concerti del Tempietto – Roma

NOTTI ROMANE AL TEATRO DI MARCELLO

Festival Musicale delle Nazioni

Chiostro di Campitelli al Teatro di Marcello

Piazza Campitelli, 9 – Roma

Biglietti a partire da 14 euro

Biografia

Alessandro Conti, pianista e direttore d’orchestra attivo sia in Italia che all’estero, ha preso parte a prestigiosi festival internazionali e tenuto concerti a Vienna, Roma, León, Riga, Erevan, Amsterdam, Londra, Oxford.

Primo interprete italiano ad eseguire in un unico concerto i Complete Piano Etudes di Philip Glass (giugno 2017), compare sui social media ufficiali del celeberrimo compositore nell’ambito dell’iniziativa #glassminute.

Di lui lo scrittore e critico musicale Michael McDonagh ha scritto:

«Il pianista italiano Alessandro Conti ha raggiunto ciò che la grande musica – e del resto tutta la musica – sempre esige: l’ha interiorizzata e fatta intimamente sua.

In un momento in cui tanti, troppi pianisti accorrono alle competizioni internazionali per compiacere, con esecuzioni preconfezionate, i propri genitori o insegnanti o manager, Alessandro Conti, per suo proprio conto, ha compiuto l’impossibile nell’incontro – oserei dire su basi “spirituali” – col compositore Philip Glass, per far “parlare” la sua musica come pochissimi altri hanno saputo fare.
In questo modo, egli ricorda il celebrato pianista italiano Maurizio Pollini, la cui esecuzione della parte pianistica nel Quintetto per pianoforte in fa minore Op. 34 di Brahms, assieme al magistrale Quartetto Italiano, innalza quel brano ineffabile ad un regno ancora più elevato.

Le mani di Conti ascoltano, la musica stessa ascolta e respira con lui nel modo più profondo. Chi potrebbe chiedere di più?»

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