→ Dal 25 al 28 novembre 2021 presso il Teatro Niccolini di Firenze appuntamento con L’attimo fuggente, di Tom Schulman, regia di Marco Iacomelli, con Ettore Bassi, Matteo Vignati, Matteo Napoletano, Matteo Sangalli, Marco Massari, Mimmo Chianese, Alessio Ruzzante, Leonardo Larini, Edoardo Tagliaferri, Sara Giacci. (FB: @teatroniccolini – IG: @teatroniccolinifirenze)
Teatro Niccolini
Firenze
Ettore Bassi nei panni del prof. Keating
L’Attimo Fuggente al Teatro Niccolini di Firenze
O capitano, mio capitano…
Da giovedì 25 a domenica 28 novembre 2021
Teatro Niccolini – via Ricasoli, 3/5 – Firenze
Davide Lenco, STM Live, Teatro Sette
L’ATTIMO FUGGENTE
di Tom Schulman – Traduzione Marco Iacomelli
Ettore Bassi, Matteo Vignati, Matteo Napoletano, Matteo Sangalli, Marco Massari, Mimmo Chianese, Alessio Ruzzante, Leonardo Larini, Edoardo Tagliaferri, Sara Giacci
Regia Marco Iacomelli
Dal grande schermo al teatro.
Pietra miliare nell’esperienza di migliaia di persone in tutto il mondo, “L’Attimo Fuggente” approda da giovedì 25 a domenica 28 novembre al Teatro Niccolini di Firenze.
Inizio ore 19,30 (domenica 28 ore 16). Biglietti posti numerati 17/20/27 euro. Prevendite sul sito ufficiale www.teatroniccolini.com, su www.ticketone.it e nei punti prevendita di Box Office Toscana. Sconto per soci Coop, under 21 e over 65. Si accede con Green Pass.

A vestire i panni del carismatico professor Keating – nel film il compianto Robin Williams – è l’attore Ettore Bassi, affiancato da Matteo Vignati, Matteo Napoletano, Matteo Sangalli, Marco Massari, Mimmo Chianese, Alessio Ruzzante, Leonardo Larini, Edoardo Tagliaferri e Sara Giacci. Regia di Marco Iacomelli, che ha curato anche la traduzione del soggetto originale di Tom Schulman.
L’Attimo Fuggente è una storia d’Amore. Amore per la poesia, per il libero pensiero, per la vita. Quell’Amore che ci fa aiutare il prossimo a eccellere, non secondo i dettami sociali strutturati e imposti ma seguendo le proprie passioni, pulsioni, slanci magnifici e talvolta irrazionali. Seguendo quegli Yawp che spingono un uomo a lottare per conquistare la donna amata, a compiere imprese per raggiungere i tetti del mondo, a combattere per la giustizia con la non violenza.
Tom Schulman ha scritto una straordinaria storia di legami, di relazioni e di incontri che cambiano gli uomini nel profondo.

“A trent’anni dal debutto cinematografico – spiega Marco Iacomelli – portare sulla scena la storia dei giovani studenti della Welton Academy e del loro incontro col il professor Keating significa dare nuova vita a questi legami, rinnovando quella esperienza in chi ha forte la memoria della pellicola cinematografica e facendola scoprire a quelle nuove generazioni che, forse, non hanno ancora visto questa storia raccontata sul grande schermo e ancora non sanno “che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuire con un verso”.
Produzione Davide Lenco, STM Live, Teatro Sette. Programma e info sul sito ufficiale www.teatroniccolini.com – tel. 055 094 6404.

Teatro Niccolini
Via Ricasoli, 3/5 – Firenze
Info tel. 055 0946404 (055 7378721 – press@eventipagliai.com)
www.teatroniccolini.com – info@teatroniccolini.com
Teatro Niccolini Firenze
Stagione teatrale 2021
Tornano gli spettacoli al Teatro Niccolini, il più antico di Firenze e uno dei più antichi d’Europa (le origini risalgono al 1650). Pino Strabioli, Gennaro Cannavacciuolo, Paolo Graziosi, Filippo Timi, Scimone e Sframeli, Ettore Bassi, Paolo Nanni, Carlo Cecchi, Giancarlo Cauteruccio sono solo alcuni protagonisti della stagione in programma da ottobre a dicembre 2021.
Il nuovo corso segna il ritorno di Roberto Toni, direttore artistico che ha firmato le migliori stagioni del Niccolini e che ha accolto l’invito del gruppo Polistampa di Mauro Pagliai, proprietario dell’edificio, a cui si deve il complesso progetto di ristrutturazione che ha restituito il teatro a nuova vita, nel 2016. Info e prevendite a breve sul sito ufficiale www.teatroniccolini.com. Inizio spettacoli ore 19,30, festivi ore 16. Sconto del 10 per cento per soci Coop, under 21 e over 65.
Ettore Bassi nei panni dell’amato e iconico professor Keating ne “L’attimo fuggente”, da giovedì 25 a domenica 28 novembre: a trent’anni dal debutto cinematografico, una pietra miliare nell’esperienza di migliaia di persone in tutto il mondo.
Altro indimenticato protagonista delle passate stagioni del Niccolini, Carlo Cecchi porta con sé due perle del repertorio eduardiano, “Dolore sotto chiave” e “Sik sik l’artefice magico”, un dittico sul mondo del teatro come metafora della vita, da giovedì 2 a domenica 5 dicembre.
Due gli spettacoli che vedono protagonista Giancarlo Cauteruccio, “L’ultimo nastro di Krapp”, da martedì 7 a giovedì 9 dicembre – in cui il regista e attore interpreta il testo beckettiano col suo piglio di sperimentatore – e “Fame, mi fa fame”, da venerdì 10 a domenica 12 dicembre, una delle sue performance più sentite declinata in chiave lockdown.
Chiude Sergio Basile, da venerdì 17 a domenica 19 dicembre con “Il diavolo e il presepe”, spettacolo natalizio per attore, quintetto d’archi e fagotto ispirato al “Racconto di Natale” di Dickens. Un appuntamento per grandi e piccini, un omaggio alla tradizione del presepe, in particolar modo del presepe napoletano (orari: ven/sab ore 16 – dom ore 11).
Nel Saloncino del Cocomero del Teatro Niccolini, in programma nei prossimi mesi anche concerti di musica antica, spettacoli (in data da definire “Scandalo Machiavelli”, lettura teatrale dal testo di Francesco Bausi edito da Polistampa), incontri letterari e un ciclo di appuntamenti divulgativi con esperti di storia, arte e scienza. La stagione 2021 del Teatro Niccolini è organizzata da Eventi Pagliai, società del gruppo Polistampa, con il contributo del Ministero della Cultura.
Il Teatro Niccolini ha siglato una convenzione con il Garage Michelangelo, situato in via Ricasoli 28, per garantire una tariffa agevolata ai suoi spettatori. Grazie alla collaborazione con CO.TA.FI TAXI 4390, in occasione degli spettacoli, sarà attivo inoltre un servizio Taxi Navetta che da Piazza Beccaria condurrà gli spettatori direttamente a teatro ad una tariffa flat.
Dice il direttore artistico, Roberto Toni: “Firenze e il suo pubblico, da sempre chiamato, e a ragione, uno dei più competenti del nostro pianeta teatrale (‘se uno spettacolo passa a Firenze è fatta’, diceva il primo attore e il capocomico di un tempo) meritano questa impresa, fatta di tanto rischio e di tanta passione. Soprattutto ora che, per le ragioni che tutti conoscono e che non ripeterò per non annoiare, tutto appare più difficile e di esito incerto. Abbiamo fatto il nostro meglio, speriamo di fare ancora di più con la complicità degli spettatori e del nostro inesauribile coraggio”.
Dice Antonio Pagliai, amministratore di Eventi Pagliai: “Immaginare di riaprire il Teatro Niccolini, tanto più con una stagione così importante, può sembrare un’operazione coraggiosa, anzi incosciente, specialmente se pensiamo che è principalmente sulle spalle di una realtà privata. Ma non c’era scelta, come non c’era scelta il giorno in cui si presentò la possibilità di rilevare e ristrutturare un teatro di valore abbandonato da vent’anni. Dopo la chiusura forzata dovuta al Covid, abbiamo l’obbligo morale di far rivivere questi ambienti secondo la loro vocazione, augurandoci di trovare strada facendo una sponda. Il nostro impegno si limita all’anno in corso: dopodiché, speriamo in un coinvolgimento delle istituzioni, fondamentale affinché la programmazione continui anche il prossimo anno”.
TEATRO NICCOLINI, UNA STORIA LUNGA 4 SECOLI – Teatro Niccolini, già Teatro del Cocomero, è il più antico di Firenze e tra i primi teatri “moderni” d’Europa. La sua origine risale al 1650, quando un gruppo di nobili prese in affitto alcune stanze di palazzo Ughi in via del Cocomero costruendovi il teatro. Negli anni Settanta e Ottanta è un centro privilegiato per la prosa, ospitando artisti come Vittorio Gassman, Carlo Cecchi e Carmelo Bene. Mauro Pagliai lo acquista nel 2006 dalla famiglia Ghezzi con l’intento di recuperare l’immobile, inutilizzato dal 1995 e pesantemente danneggiato. Il lavoro di ristrutturazione diretto dall’architetto André Benaim ha riportato la struttura – 406 posti e 4 ordini di palchi – allo splendore originale. In particolare sono stati recuperati, al piano terra, i locali destinati in passato a fondi commerciali, e si è quindi ricreato il foyer del 1914, oggi destinato a biglietteria, caffè e bookshop. A gennaio del 2016 i 2.500 metri quadri con sette porte su via Ricasoli sono così tornati a disposizione di cittadini e turisti.
Info e prevendite www.teatroniccolini.com – tel. 055 094 6404.
TEATRO NICCOLINI
FIRENZE
Stagione teatrale 2021
ottobre – dicembre 2021
Giovedì 2/venerdì 3/sabato 4 dicembre ore 19,30 – domenica 5 dicembre ore 16
Teatro Niccolini – via Ricasoli, 3/5 – Firenze
Marche Teatro, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Elledieffe
DOLORE SOTTO CHIAVE
SIK SIK L’ARTEFICE MAGICO
Due atti di Eduardo De Filippo
Carlo Cecchi, Angelica Ippolito, Vincenzo Ferrera, Dario Iubatti, Remo Stella, Marco Trotta
Regia Carlo Cecchi
Un dittico con la regia di Carlo Cecchi che riunisce due atti unici di Eduardo De Filippo: due piccoli gioielli della tradizione eduardiana che sono una riflessione sul mondo del teatro come metafora della vita.
“Dolore sotto chiave” è una girandola di situazioni grottesche, un gioco beffardo sul senso della morte, sulla sua permanenza nelle nostre vite, sulla sua esistenza nella nostra quotidianità. C’è un po’ di morte in ogni vita, sembra dirci il drammaturgo, e lo fa con irresistibile comicità.
Nasce come radiodramma nel 1958 con Eduardo e la sorella Titina nel ruolo dei protagonisti, i fratelli Rocco e Lucia Capasso. Viene portato in scena due volte con la regia dell’autore, con Regina Bianchi e Franco Parenti nel 1964 e nel 1980 con Luca De Filippo e Angelica Ippolito.
“Sik Sik l’artefice magico”, atto unico scritto nel 1929, è uno dei capolavori del Novecento. “Come in un film di Chaplin – spiega Carlo Cecchi – è un testo immediato, comprensibile da chiunque e nello stesso tempo raffinatissimo. Si -Sik (in napoletano, “sicco” significa secco, magro e, come racconta lo stesso Eduardo, si riferisce al suo fisico) è un illusionista maldestro e squattrinato che si esibisce in teatri di infimo ordine insieme con la moglie Giorgetta e Nicola, che gli fa da spalla. Una sera…
Martedì 7/mercoledì 8/giovedì 9 dicembre ore 19,30
Teatro Niccolini – via Ricasoli, 3/5 – Firenze
Produzione Krypton
L’ULTIMO NASTRO DI KRAPP
Di Samuel Beckett
Giancarlo Cauteruccio
Regia Giancarlo Cauteruccio
Giancarlo Cauteruccio affronta sia come attore sia come regista il testo già portato al successo in due precedenti edizioni. Nell’essenzialità della scena, Krapp, il vecchio scrittore fallito, inesorabile mangiatore di banane e instancabile ascoltatore della sua voce registrata, si inoltra in “questo buio che mi circonda” per sentirsi meno solo. Scritto nel 1958 e rappresentato per la prima volta a Londra con protagonista Patrick Magee, questo atto unico vede in scena un solo attore, rintanato nella sua stanza in compagnia di un magnetofono e un numero cospicuo di bobine ben ordinate, mentre compie un viaggio in un altrove temporale, il suo passato.
Venerdì 10/sabato 11 dicembre ore 19,30 – domenica 12 dicembre ore 16
Teatro Niccolini – via Ricasoli, 3/5 – Firenze
Produzione Krypton
FAME, MI FA FAME
Di Giancarlo Cauteruccio
Giancarlo Cauteruccio
Regia Giancarlo Cauteruccio
Al centro dello spettacolo è il concetto di fame, come nutrimento, gusto, piacere dei sensi, condizione esistenziale e riflessione sulle differenze di vita e prospettiva tra nord e sud del mondo. Il testo è contenuto nel libro “Panza, Crianza, Ricordanza”, che raccoglie tre drammaturgie del regista. Spettacolo che declina una delle sue performance più sentite nell’anno del ritorno in Calabria.
Cauteruccio rewind post pandemia, fotografie dei mesi che hanno costretto tutti al rifugio nel cibo, come impiego del tempo libero in lockdown. È la storia, il primo episodio, di un ritorno.
Venerdì 17/sabato 18 dicembre ore 16 – domenica 19 dicembre ore 11
Teatro Niccolini – via Ricasoli, 3/5 – Firenze
Produzione Mondo Estremo
IL DIAVOLO E IL PRESEPE
RACCONTO NATALIZIO PER UN ATTORE, QUINTETTO D’ARCHI E UN FAGOTTO
Di e con Sergio Basile
Musiche di Enrico Fabio Cortese eseguite dal vivo da: Valentina Rocchi (violino), Soichi Ichikawa (violino) Franco G. Bertolino (viola), Fabrizia Pandimiglio (violoncello), Fabio Gabbianelli (contrabasso), Massimiliano Cantone (fagotto)
Regia Andrea Di Bari
Umorismo malinconico e ambientazione partenopea. Ispirato al “Racconto di Natale” di Dickens, “Il Diavolo e il Presepe” vuole essere un omaggio alla tradizione del presepe, in particolar modo del presepe napoletano. Il racconto, in prima persona, del diavolo Potifar (interpretato sulla scena da Sergio Basile), si snoda con ironia e gusto per la citazione, mescolando personaggi storici – come lo scultore Giuseppe Sammartino e il Principe di San Severo, suo committente – e fantastici – come il protagonista e la “Bella Georgiana” – tra eleganti atmosfere settecentesche e vocianti vicoli popolari.