Dalla nostra vicecaporedattrice Amelia Settele
8 Settembre 2022: London Bridge is down.
Londra: si sono svolti oggi Lunedì 19 Settembre, nell’Abbazia di Westminster i Funerali di Stato della Regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Cerimonia funebre che ha visto la partecipazione di 70 Capi di Stato e di circa 500 delegazioni internazionali giunte per partecipare alle esequie, insieme alle Famiglie Reali d’Europa – da quella Spagnola, Svedese e Monegasca (per citarne alcune) – senza dimenticare la presenza dell’Imperatore del Giappone Naruhito e di sua moglie, nella loro prima apparizione pubblica dal 2019. Un complicato puzzle che ha visto il lavoro certosino della diplomazia mettersi in moto, durante questi giorni intensi di lutto e preparazione. Tra i pochi non invitati alla cerimonia funebre – le delegazioni dell’Afghanistan, Venezuela, Siria e Bielorussia – spicca la Russia di Vladimir Putin. Da Mosca non sono mancate le polemiche.
Una città blindata, controllata dall’occhio attento dell’intelligence britannica e dalla polizia di Londra. Un protocollo che solo per la giornata di oggi si estendeva per ben 13 ore con tappe e minuti contati: dalla chiusura della camera ardente a Westminster Hall, fino alla sepoltura delle spoglie della Regina nella Cappella di St. George, dove riposano i suoi genitori e l’amato marito, Filippo.
La cerimonia celebrata nella cattedrale di Westminster dall’Arcivescovo di Canterbury ha visto il mondo, nei rappresentanti di Stato e nelle sue delegazioni, stringersi attorno alla famiglia Reale dei Windsor in questo ultimo saluto della Sovrana. Una famiglia dalla quale si percepiva profondo dolore e sofferenza. Un’afflizione mai ostentata, ma spesso difficilmente trattenuta dai membri dell’antico casato monarchico. Una famiglia in lutto, un nuovo Re da benedire. Presenti alla funzione religiosa anche i piccoli George e Charlotte, figli di William e Catherine i nuovi Principi di Galles. La piccola Principessa non ha trattenuto le lacrime alla vista del feretro dell’amata bis-nonna. Particolare attenzione è stata anche data al Principe Harry che sembrerebbe non aver cantato l’inno “God Save the King”, poco prima della fine delle esequie. Una chiara forma di protesta contro il padre con il quale i rapporti sembrano sempre più tesi e solo formalmente pacifici.
Al termine della cerimonia religiosa sono stati emozionanti e davvero intensi i due minuti di silenzio che hanno chiuso il rito funebre.
I Funerali di Stato hanno riportato l’attenzione sulla Regina Elisabetta II, sulla potenza del suo ruolo nei 70 lunghi anni di regno. Hanno altresì reso concreto un nuovo (non facile) inizio per suo figlio Re Carlo III, da pochi giorni proclamato Sovrano.
Dopo Westminster, il feretro è stato trasportato in modo solenne per le vie del centro di Londra. Ad accompagnare la marcia i 96 rintocchi del Big Ben che hanno reso ancora più suggestivo lo scenario.
La lunga marcia è poi proseguita con il carro funebre di stato che ha trasportato il feretro fino a Windsor, dove Elisabetta II riposerà accanto al Principe Filippo.
Istanti, ossequi, antiche tradizioni hanno suggellato la fine di un’era che si chiude con Elisabetta II. Donna in grado di abbracciare il tempo e di rendere la sua figura immortale agli occhi della storia.
19 Settembre 2022: London Bridge is over.
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Ciao, mi chiamo Amelia Settele! Amo viaggiare, leggere e scrivere. Cito una frase di Tiziano Terzani – uno dei miei scrittori preferiti – perché mi rappresenta tantissimo: Ho scoperto prestissimo che i migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla.
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