Esotismo e favole in musica, Sentieri d’Oriente, Domenica 3 giugno 2018, ore 11.00, Palazzo Marino, Milano. Conservatorio G. Verdi di Milano.
Ringraziamo l’Ufficio Stampa per averci segnalato questo evento
Stagione 2018. VII Edizione
Domenica 3 giugno 2018, ore 11.00
Esotismo e favole in musica
Conservatorio G. Verdi di Milano
Per il secondo appuntamento di “Sentieri d’Oriente”, il Conservatorio G. Verdi di Milano propone, domenica 3 giugno, alle ore 11.00, un viaggio attraverso alcune delle più affascinanti opere nate nel solco dell’Orientalismo Musicale di fine Ottocento e inizio Novecento: dalle atmosfere esotiche e sognanti del personaggio di Shéhérazade e dal soave notturno d’amore delle Chansons madécasses di Maurice Ravel, alla candida poesia delle Tre liriche giapponesi di Igor Stravinskij, fino Madama Butterfly e Turandot di Giacomo Puccini, provenienti da fiabe e leggende dell’estremo Oriente.
Il programma, eseguito dai migliori allievi del Conservatorio di Milano, propone tre autori che, insieme ad altri compositori europei, rivolsero lo sguardo a Oriente, scoprendo, immaginando, sognando e, allo stesso tempo, costruendo l’alterità sonora orientale, per ritrovare quei desideri, quell’alone favoloso e quell’aura di purezza incontaminata che sembrava perduta nel vecchio continente. Momento emblematico della scoperta europea della musica dell’Oriente, fu l’Esposizione Universale di Parigi del 1889, quando tutti i più importanti compositori francesi, primo fra tutti Debussy, entrarono in contatto con strumenti e sistemi armonici diversi da quelli occidentali, rimanendone fortemente suggestionati. Il compositore, come il poeta, divenne così colui che evoca culture lontane ed esprime in musica quello che le parole non possono dire. L’Orientalismo Musicale, rivela anche un desiderio profondo di superamento dei rigorosi canoni della musica occidentale, attraverso il frequente inserimento di materiali musicali autentici provenienti dall’Oriente, come i temi cinesi inseriti nelle opere di Puccini.
Protagoniste divengono bellissime ed esotiche figure femminili, portatrici di una sensualità attraente e, insieme, temibile. Come Shéhérazade, principessa persiana protagonista delle “Mille e una notte”, che ispirò il trittico raveliano, composto nel 1914 sui poemi orientali di Tristan Klingsor, nei quali vengono evocate le incantate città di Persia, con i loro colori cangianti e le atmosfere sognanti e misteriose; al viaggio fantastico segue un languido canto amoroso sulle note del flauto fino ai seducenti contorni femminili dipinti nella terza lirica.
Di Ravel verranno eseguite anche le Chansons madécasses, composte tra il 1925 e il 1926 su versi di Evariste-Désiré Parny de Forges, ispirate ai canti del Madagascar, in una delle quali viene celebrata un’altra figura femminile, la bella Nahandove.
L’esplosione della primavera, il candore dei fiori bianchi, la quiete e la grazia della natura sono invece il tema delle Due poesie di Konstantin Bal’mont e delle Tre poesie della lirica giapponese composte da Igor Stravinskij tra il 1912 e il 1913, queste ultime sulla traduzione russa di A. Brandt da un’antica raccolta di hai kai, brevi componimenti poetici giapponesi.
Il programma arriverà poi alla Cina favolosa della Turandot di Puccini, con le celebri arie Signore, ascolta! e Nessun dorma, per concludersi, infine, con i duetti Una nave da guerra…Scuoti quella fronda ciliegio e Bimba dagli occhi pieni di malia e l’aria Addio fiorito asil tratti dalla “tragedia giapponese” Madama Butterfly.
Programma:
Maurice Ravel (1875-1937)
Shéhérazade, poesie di Tristan Klingsor
soprano, flauto, pianoforte
Asie
La flûte enchantée
L’indifférent Mariachiara Cavinato, soprano
Serena Zanette, flauto
Antonio Losa, pianoforte
Maurice Ravel
Chansons madécasses, 1925-26
mezzosoprano, flauto, violoncello, pianoforte
Nahandove
Aoua!
Il est doux
Alessandra Angela Notarnicola, mezzosoprano
Serena Zanette, flauto
Irene Amico, violoncello
Antonio Losa, pianoforte
Igor Stravinskij (1882-1971)
Tre liriche giapponesi, 1912-13
soprano, 2 flauti, 2 clarinetti, quartetto d’archi, pianoforte
Akahito
Mazatsumi
Tsaraiuki
Ensemble LMC
Lee Goeun, soprano
Marco Bossi, direttore
Giacomo Puccini (1858–1924)
dall’opera Turandot
su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni
Signore, ascolta! aria di Liù, soprano
Nessun dorma aria di Calaf, tenore
Lee Goeun, soprano
Guo Zi Zhao, tenore
Sin Yeol Ryu, pianoforte
dall’opera Butterfly
“tragedia giapponese” su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Una nave da guerra… Scuoti quella fronda di ciliegio
duetto Cio-cio-san, soprano e Suzuki, mezzosoprano
Mariachiara Cavinato, soprano
Alessandra Angela Notarnicola, mezzosoprano
Sin Yeol Ryu, pianoforte
dall’opera Butterfly
Addio fiorito asil aria di Pinkerton, tenore
Bimba dagli occhi pieni di malìa
duetto I atto Cio-cio-san, soprano e Pinkerton, tenore
Mariachiara Cavinato, soprano
Guo Zi Zhao, tenore
Sin Yeol Ryu, pianoforte
Mariachiara Cavinato, Lee Goeun, soprani
Alessandra Angela Notarnicola, mezzosoprano
Guo Zi Zhao, tenore
Serena Zanette, flauto
Irene Amico, violoncello
Antonio Losa, Sin Yeol Ryu, pianoforte
Marco Bossi, direttore
Laboratorio di Musica Contemporanea del Conservatorio di Milano
Ingresso gratuito con prenotazione
Per motivi di sicurezza, al momento dell’ingresso a Palazzo Marino, è obbligatorio mostrare un documento di riconoscimento.
80 biglietti gratuiti potranno essere riservati online a partire dalle 14.00 di giovedì 31 maggio.
40 biglietti gratuiti saranno disponibili presso InfoMilano – Ufficio Informazioni Turistiche a partire dalle ore 14.00 di giovedì 31 maggio. Per ritirare i biglietti cartacei è necessario comunicare il proprio nominativo e quello del proprio accompagnatore. Sarà possibile ritirare fino a due biglietti a persona.
InfoMilano – Ufficio Informazioni Turistiche
Galleria Vittorio Emanuele angolo Piazza della Scala
Tel. 02 88 45 55 55. Orari d’apertura: lunedì – venerdì 9.00-19.00; sabato: 9.00-18.00.
I biglietti, online e cartacei, non potranno essere ceduti a terzi.