Intimità, fino al 30 ottobre 2018, Campo Teatrale, Milano. scrittura condivisa Lorenzo Maragoni, Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo, Andrea Tonin, Michele Ruol
Ringraziamo l’Ufficio Stampa per averci segnalato questo evento.
INTIMITA’
dal 25 al 30 ottobre 2018
Campo Teatrale
via Casoretto, 41/a
Milano
Durata 60 minuti
Amor Vacui
La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale
scrittura condivisa Lorenzo Maragoni, Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo, Andrea Tonin, Michele Ruol
regia Lorenzo Maragoni
con Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo, Andrea Tonin
produzione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale
La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale
in collaborazione con Armunia Centro Residenze Artistiche Castiglioncello – Festival Inequilibrio
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA AL PREMIO SCENARIO 2017
«Tre attori impegnati in monologhi che non riescono a farsi dialogo, per raccontare un universo di relazioni sentimentali e generazionali bloccato nella coazione a ripetere, come riflesso di un disagio che trova nell’ironia il viatico per una ricerca pressante di attenzione. Un testo irresistibile cui giova la presenza scanzonata di attori affiatati ed efficaci»
Giuria del Premio Scenario 2017
Intimità è un discorso, un’analisi, uno spettacolo, intorno alla nostra tendenza a ripetere, nelle relazioni, gli stessi schemi di comportamento. Tre attori cercano di parlarne, in modo a un tempo pubblico e privato: perché le mie relazioni non riescono a durare? Perché in una coppia mi sembra di annullare me stesso? Perché sono sei mesi che non facciamo sesso, amore mio? Forse il teatro è il luogo giusto per esplorare queste dinamiche, al microscopio e al rallentatore: gli attori, con il pubblico ogni sera diverso e ogni sera uguale, cercano loro stessi l’accesso a questa dimensione segreta, opposta alle nostre ripetizioni, opposta alla solitudine, al narcisismo, alla distanza, alla formalità: l’intimità. Attori e pubblico non sanno niente gli uni degli altri, eppure sono entrambi lì, a cercare con determinazione e amore di costruire una relazione di reciproco ascolto, che ci accompagni anche e soprattutto fuori dal teatro, che entri in risonanza con le relazioni con le persone importanti per noi, con i nostri amici, con le nostre famiglie, con le nostre comunità di riferimento. Questo spettacolo, attraverso una storia forse d’amore tra attori e pubblico, vuole esplorare la ricerca di un equilibrio tra le reciproche disponibilità a lasciarsi comprendere, sorprendere, ascoltare. Vuole essere un contesto sperimentale in cui confrontarci con la nostra disponibilità ad essere o non essere: in intimità.