Geppetto e Geppetto, scritto e diretto da Tindaro Granata, Teatro Magnolfi, Prato. 20 e 21 gennaio 2018.
Ringraziamo l’Ufficio Stampa del Teatro Metastasio di Prato per averci segnalato questo evento e ricordiamo a tutti i teatri e compagnie teatrali d’Italia che possono inviarci comunicati e segnalazione di eventi all’indirizzo di posta elettronica: wordsandmore@inbox.com
TEATRO MAGNOLFI
Prato
20/21 gennaio 2018
sabato ore 19.30, domenica ore 16.30
GEPPETTO E GEPPETTO
scritto e diretto da TINDARO GRANATA
con Alessia Bellotto, Angelo Di Genio,
Tindaro Granata, Carlo Guasconi, Paolo Li Volsi,
Lucia Rea, Roberta Rosignoli
regista assistente Francesca Porrini
allestimento Margherita Baldoni
luci e suoni Cristiano Cramerotti
movimenti di scena Micaela Sapienza
coproduzione Teatro Stabile di Genova, Festival delle Colline Torinesi, Proxima Res
si ringrazia la Rassegna Garofano Verde – XXII edizione Roma
– Premio UBU 2016 – Miglior progetto o novità drammaturgica
– Premio Hystrio Twister 2017
– Premio Nazionale Franco Enriquez 2017 – Città di Sirolo XIII ed. – Teatro Contemporaneo, sezione Autori, Registi, Attori
– Angelo Di Genio ha vinto il Premio ANCT 2016 per l’interpretazione del figlio Matteo
Geppetto e Geppetto è una storia inventata, partorita, dalla mia fantasia e dalle paure della gente che ho incontrato per strada, parlando di figli nati da omosessuali…
Ecco! C’è già l’inghippo, non posso iniziare così!
Se scrivo che questa storia è nata da Fantasia (femmina) e da Paure (femmine) può sembrare che il testo sia ‘di parte’.
Allora, diciamo che Geppetto e Geppetto è nato dalla mia fantasia e dai dubbi della gente che ho incontrato per strada, parlando di figli nati da omosessuali…
Ma c’è sempre il problema di una nascita da Fantasia (femmina) e da Dubbi (maschi), i dubbi potrebbero essere 2, 3 o addirittura 4… non oso pensarne più di 4!
Sempre peggio.
Cambio l’origine del concepimento: Geppetto e Geppetto è nato dal mio estro e dal desiderio di capire che la genteeeee…
Estro e Desiderio sono entrambi di genere maschile! Mammuzza mè (Mamma mia)!
È meglio che non si pensi ad un genere di racconto fatto di generi o di parti stabilite da registi, da autori, dalla società o dalla natura, no!
Questa non è la storia universale di tutti i figli nati da coppie omosessuali.
Non è la storia di una bandiera spinta dal vento del ‘pro’ o da quello del ‘contro’, chi se ne frega!
Questa è la storia di un papà che vuole fare il papà e di un figlio che vuole fare il figlio: tra i due, all’apparenza, manca solo una mamma.
È la storia di uno scontro tra due uomini, uno giovane e uno adulto, che cercano entrambi il riconoscimento di una paternità, che non può avere la stessa funzione che ha in una famiglia eterosessuale.
È il desiderio di un Geppetto di farsi amare da un figlio che non è sangue del suo sangue, ma generato dal seme del proprio compagno.
È il desiderio di un ragazzo di ritrovare una figura paterna, vissuta nell’assenza di una figura materna, che lo possa accompagnare nel mondo degli adulti senza il peso della mancanza.
È possibile che 1 Geppetto + 1 Geppetto possano fare = 1 figlio?
Certo che è possibile, come è possibile che 1 Fatina + 1 Geppetto possano fare = 1 figlio!
Anzi, sarebbe più facile, ma la storia avrebbe gli stessi problemi dei due Geppetti, se non ci fosse amore, l’importante in queste storie è l’amore per i figli; “se ci sarebbe più amore…” dicono i personaggi di questa storia.
Ecco, “se ci sarebbe più amore” è la storia di Geppetto e Geppetto.
Tindaro Granata
SINOSSI
Tony e Luca stanno insieme da diversi anni: sono una famiglia.
Per essere una famiglia felice basta che due persone si amino.
Per essere una famiglia ‘davvero’ felice c’è bisogno di portatori sani di gioia: i bambini.
Tony vuole diventare padre. Luca vuole aspettare.
La madre di Tony vuole evitare che accada.
Franca (amica dei due) vuole capire come si può fare.
I due vanno in Canada, e come il primo papà single della storia di tutte le storie, Geppetto, ‘fanno’, ‘fabbricano’, ‘costruiscono’, ‘creano’ il loro piccolino.
Geppetto e Geppetto tornano in Italia con il loro figlio Matteo.
Matteo cresce con amore e amore e amore.
Passano trent’anni.
Il giorno del ventennale della morte di Tony, Matteo rivendica qualcosa al padre Luca, vomitandogli addosso tutto quello che gli ha causato crescere in una famiglia non ‘normale’.
Lo accusa di qualcosa che è mancato.
Luca si difende, ma qualsiasi cosa dica, agli occhi di Matteo, sbaglia.
I due si scontrano e si odiano e si ammazzano di botte e urlano e spaccano mobili e lasciano l’uno alla solitudine dell’altro.
È difficile essere figli di gay, ma è difficile anche essere padri di figli normali.
Un giorno Matteo andrà, Geppetto ritornerà, l’altro Geppetto perdonerà, come in una famiglia ‘normale’.
Tindaro Granata
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PIACEVOLI CONVERSAZIONI CON TINDARO GRANATA
Martedì 16, mercoledì 17 e giovedì 18 gennaio, alle ore 19.00, i possessori di biglietto o abbonamento (per uno o entrambi gli spettacoli) o di Box Tindaro Granata, possono partecipare a delle serate di “piacevole conversazione” con Tindaro Granata (Teatro Magnolfi).
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Info Teatro Metastasio – tel 0574 608501
Info stampa Cristina Roncucci 0574 608504 – 347 1122817