→ Da giovedi 6 a domenica 9 maggio presso il Teatro Metastasio di Prato va in scena Don Juan, coreografia di Johan Inger, musica originale di Marc Alvarez (TW: @metastasioprato – FB: @metastasio – IG: @teatrometastasio)
da giovedì 6 a domenica 9 maggio
TEATRO METASTASIO
Prato
DON JUAN
coreografia Johan Inger
musica originale Marc Álvarez
dramaturg Gregor Acuña-Pohl
scene Curt Allen Wilmer (aapee) con estudiodeDos
costumi Bregje van Balen
luci Fabiana Piccioli
assistente alla coreografia Yvan Dubreuil
danzatori Saul Daniele Ardillo, Estelle Bovay, Adrien Delépine, Martina Forioso, Clément Haenen, Arianna Kob, Philippe Kratz, Ina Lesnakowski, Ivana Mastroviti, Giulio Pighini, Sandra Salietti Aguilera, Roberto Tedesco, Hélias Tur- Dorvault, Thomas Franciscus Van De Ven, Minouche Van de Ven, Serena Vinzio
produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
coproduttori Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Regio di Parma, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni, Centro Teatrale Bresciano, Festival Aperto / Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Metastasio di Prato, Festspielhaus St. Poelten, Fondazione Cariverona – Circuito VivoTeatro (Teatro Ristori di Verona, Teatro Comunale di Belluno, Teatro Salieri di Legnago, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro delle Muse di Ancona), Associazione Sferisterio Macerata
Un mito paradigmatico, antico e contemporaneo, un coreografo oggi al vertice della creatività, una compagnia che sta definendo un ambizioso percorso di riposizionamento e crescita si incontrano per dare vita ad uno degli spettacoli che si annunciano più importanti del 2020.
Don Juan è la nuova produzione a serata intera della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, firmata da Johan Inger, che coinvolge un parterre di teatri e festival di assoluto rilievo.
La coreografia nasce dal desiderio di Inger di confrontarsi con Don Giovanni, mito paradigmatico antico e ancora contemporaneo. La commedia originale di Tirso de Molina, Molière, Bertolt Brecht e l’opera teatrale di Suzanne Lilar sono solo alcune delle fonti d’ispirazione: Inger e il drammaturgo Gregor Acuña-Pohl hanno potuto consultare venticinque diversi testi ispirati al personaggio.

Nella coreografia troviamo tutti i personaggi della storia, da Donna Elvira a Donna Anna a Zerlina e Masetto. Il Don Juan può essere considerato un Kammerspiel, con la sua capacità di sottolineare sfumature ed emozioni: e nel caso di questa creazione la danza diviene lente d’ingrandimento dei singoli caratteri, e svela in modo sottile ma evidente il mondo interiore degli uomini e delle donne in scena.
Ancor più importante è la connessione con la contemporaneità, disegnando un mondo abitato da un personaggio che attraversa il percorso della propria solitudine senza sfuggire a quella superficialità che sembra proprio caratterizzare i nostri giorni. E sullo sfondo si illuminano temi rilevanti, tra i quali certamente la complessità del dialogo tra generi.
Inger interpreta in modo originale soprattutto Leporello e il Commendatore. Leporello non è più il servitore di Don Giovanni, ma rappresenta l’altro aspetto della sua persona mettendo in scena la dicotomia libertà / senso di colpa, esaltata dal disegno luci di Fabiana Piccioli: qui l’ispirazione, per citarne alcuni, viene da Dorian Gray di Wilde e Fight Club di Palahniuk. Attraverso una lettura innovativa psicoanalitica e freudiana, viene riscritta la relazione -nei nostri tempi difficilmente inquadrabile- di Don Giovanni con la figura del Commendatore; quest’ultimo è sostituito dall’introduzione di una “Madre”. E don Giovanni diviene un essere umano che probabilmente ha subìto il grande trauma dell’abbandono materno. Ed è quella la figura che incombe sul protagonista. In ogni incontro con l’altro il serial lover cerca la madre e per questo non può impegnarsi in nessuna relazione o situazione.

Sulla partitura originale di Marc Álvarez, creata per l’occasione e di potenziale esecuzione dal vivo con orchestra, i 16 danzatori di Aterballetto raccontano il Don Juan in un atto unico, immersi in uno spazio scenico, curato da Curt Allen Wilmer, senza connotazioni definite dal punto di vista geografico o storico: un labirinto di strutture mosse a vista dai danzatori. Diversamente dai costumi che sono molto connotati, grazie all’invenzione visiva di Bregje van Balen.
Esserci, di nuovo
maggio/giugno 2021
ORARI SPETTACOLI:
ore 19.00 da martedì a sabato
ore 18.00 domenica

PREZZI:
METASTASIO
PLATEA/ORDINI CENTRALI
INTERO € 22,00
OVER 65/SOCI COOP € 17,50
UNDER 25 € 14,50
ABBONATO € 15,00
ORDINI LATERALI
INTERO € 15,00
OVER 65/SOCI COOP € 12,00
UNDER 25 €10,00
ABBONATO € 11,00
FABBRICONE
INTERO € 15,00
OVER 65/SOCI COOP € 12,00
UNDER 25 €10,00
ABBONATO € 11,00
CARD DI PRIMAVERA (3 ingressi utilizzabili per tutti gli spettacoli in scena, separatamente o congiuntamente) > € 39,00
BIGLIETTO STUDENTE
€ 10,00